Mi è capitato in mano un vecchio libro presente nella mia libreria dal 1997 dal titolo “Lo sviluppo organizzativo. Una guida per curare l'efficienza e la qualità” di Lenny T. Ralphs edito da FrancoAngeli. Leggo:
“Il team building elettronico non è altro che il team building supportato dall’alta tecnologia. Un gruppo formato al massimo da 50 persone sta seduto in aula formando una specie di ferro di cavallo. Ognuno dei partecipanti alla sessione ha un computer, e tutti i computer sono collegati tra di loro. I partecipanti non possono parlare; devono digitare i loro commenti al computer, un software elabora le informazioni in tempi minimi e poi scrive i messaggi su uno schermo centrale. [……] (Probabilmente in futuro sentiremo parlare di team building via Internet).”
Non nascondo il sorriso: in questi mesi sto gestendo 3 progetti formativi distinti in cui utilizzo i Social Network della Ning. 12 anni fa era un’ipotesi, oggi avere lo strumento dal Web 2.0 è quasi banale.
Bello notare che le stesse osservazioni di Ralphs valgono tuttora, a sottolineare come in ambito di sviluppo formativo gli strumenti siano abilitanti ma non fondamentali:
- l’interazione attraverso lo strumento avvicina le persone;
- “livella” ed appiattisce il terreno di gioco;
- maggiore trasparenza e sincerità da parte delle persone;
- molte persone timide relazionalmente generano le idee migliori del gruppo;
- minori conflitti a base emozionale;