lunedì 17 agosto 2009

Comfort Zone

E’ sempre molto interessante studiare il comportamento delle persone durante i giri di Hydrospeed al RaftingCenter.

La discesa inizia con una lezione teorica: come si guida un hydrospeed in un torrente ? Le persone sono chiamate a fare molte cose nuove contemporaneamente …. troppe. E’ dimostrato che il nostro cervello non riesce a gestire più di (circa) 10 cose nuove contemporaneamente, e quando questo succede siamo in sovraccarico (overflow cognitivo). In questa situazione è facile perdere il controllo: uscire dalla nostra “comfort zone” (vedi per una corretta descrizione Wikipedia).

ComfortZone

Fondamentale, a mio parere, è la capacità individuale di saper uscire dalla propria area di comfort e di fermarsi nella “zona di apprendimento”, area in cui non possiamo  contare su risposte automatiche abituali, dove possiamo improvvisare, provare, creare nuovi comportamenti. E’ la zona di apprendimento e della creatività. Al di là di questa zona l’area di “perdita di controllo”, l’area della paura, del panico dove le persone perdono il controllo. Le persone che amano crescere, che si dedicano al proprio sviluppo individuale, sono degli abituali frequentatori di questa “zona di apprendimento”.

Uno degli obiettivi delle attività formative Outdoor è proprio quella di insegnare ai discenti l’esistenza di questa zona e di far loro capire l’importanza di entrarci abbastanza di frequente, perchè “l’abitudine crea l’indifferenza” come dice Aldous Huxley in “Le porte della percezione”.

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