Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose.
La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi.
La creatività nasce dall'angoscia, come il giorno nasce dalla notte oscura.
E' nella crisi che nasce l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie.
Chi supera la crisi supera se stesso senza essere superato.
Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e da più valore ai problemi che alle soluzioni.
La vera crisi è la crisi dell'incompetenza.
L'inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie d'uscita.
Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia.
Senza crisi non c'è merito.
E' nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono lievi brezze.
Parlare di crisi significa incrementarla e tacere nella crisi è esaltare il conformismo.
Invece, lavoriamo duro.
Finiamola una volta per tutto con l'unica crisi pericolosa, che è la tragedia di non voler lottare per superarla.
Albert Einstein
Grande Albert!!!! "Gli stessi comportamenti generano gli stessi risultati". E' un mantra che mi ripeto e che ripeto costantemente in azienda (e fuori). Splendido il passaggio, Luigi.
RispondiEliminaA presto,
Walter
Ciao Walter,
RispondiEliminapiù che ringraziare me ringraziamo Einstein ....
ho scoperto che in cinese l'ideogramma per scrivere la parola "opportunità" è lo stesso che per scrivere "crisi"
RispondiEliminaCiao Luca,
RispondiEliminaanche io l'avevo intesa così. Il tuo commento mi ha spinto a cercare e guarda cosa dice Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Parola_cinese_per_%22crisi%22
Tempo fa ho avuto modo di ragionare con Luca sul valore del termine crisi... volevo condividere con voi le riflessioni che sono nate in me, in merito.
RispondiEliminaI momenti di crisi esistono in quanto situazioni in cui ci troviamo inevitabilmente di fronte alla necessità - che diventa obbligo - di discernere, separare, valutare (come suggerisce l'etimologia stessa della parola crisi, dal greco krino = separare, giudicare, valutare). Il discernere e il valutare implicano una presa di decisione; dove decidere significa scegliere una strada escludendone necessariamente delle altre.
Credo sia esattamente la consapevolezza dell'atto di escludere che provoca nell'uomo quel senso di ansia e negatività vissuto nella crisi.
La scelta però (è importante tenerlo a mente) è forse l'unico atto che abbiamo per dare senso al mondo; pertanto dobbiamo cercare di viverlo come l'opportunità più autentica di dare forma in prima persona alla nostra vita.
Grazie Beatrice,
RispondiEliminaottime osservazioni le tue su cui mi trovo completamente d'accordo. Aggiungo però che decidere non è per tutti, direi che è una delle competenze della Leadership ....