martedì 19 gennaio 2010

Dieta ipoinformativa

Collage di Picnik

La scorsa settimana mi sono immerso in una vacanza al caldo ed ho voluto fare un esperimento: dopo (penso) 10 anni circa sono rimasto “isolato” da qualsiasi tipo di comunicazione. Ho spento il cellulare per una settimana e non mi sono mai collegato ad internet per navigare o controllare le e-mail.

Riflessioni a caldo: l’essere sempre online mi tiene troppo attaccato alla operatività quotidiana distraendomi o addirittura non permettendomi di alzare il pensiero ad un livello più alto … più “strategico”. Quindi penso che in futuro inserirò volutamente delle giornate di dieta ipoinformativa all’interno del calendario lavorativo.

Qualche numero: dopo una settimana ho scaricato 167 e-mail di cui 28 sono finiti direttamente nell’indesiderata. Ho poi analizzato i 139 “sani”: quelli veramente importanti su cui lavorare sono risultati 24.

2 commenti:

  1. Non sai quanto ti capisco Luigi...qui occorrono filtri semantici per filtrare il bombardamento comunicativo quotidiano: aiutooo!!!

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  2. Ciao "Doctor",
    devo ammettere che analizzando i 115 e-mail che non sono nè spam nè importanti mi sono accorto che:
    - buona parte sono vecchie newsletter o alerts che avevo attivato ma che oramai non leggo più perchè le stesse informazioni le ottengo via RSS: la verità è che non mi sono mai cancellato perchè pensavo che la somma del tempo che perdevo nella procedura di Unsuscribe sarebbe stata maggiore del tempo per buttarle via. Balle.
    - avvisi da Social Network che non frequento più ... anche qui basta cancellarsi.

    Mi sono reso conto quindi che con un po' di buona volontà ed attenzione sono in grado di eliminare una buona parte delle informazioni che contribuiscono all'information overload giornaliero.

    Ciao.

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