Secondo Zygmunt Bauman, le condizioni attuali in cui le persone operano nei contesti aziendali, si modificano con una velocità maggiore rispetto alla capacità delle persone stesse di consolidare metodologie ed abitudini.
In un contesto come questo l’apprendimento continuo diventa caratteristica strategica e fondamentale; la Formazione diventa un processo continuo e non certo un prodotto.
Mia figlia Emma è in 1° elementare ed è alle prese con la sua prima poesia da imparare. Ho fatto un esperimento: ho scritto le frasi della poesia su una mappa mentale, l’ho stampata e le ho chiesto di associare un disegno ad ogni frase: la prima cose che le venisse in mente. Ecco il risultato:
Ho scansionato la mappa ed ho cancellato le frasi scritte ….
Ed ho riconsegnato il tutto ad Emma che, rivedendo i propri disegni, si ricordava perfettamente le frasi. Un po’ di esercizio per memorizzare la mappa nel suo insieme e la poesia era imparata.
Il giorno dopo, a scuola, la maestra ha valutato con un “Molto Bene” la prova di recitazione, mentre Emma mi ha detto “grazie del “polipo colorato” … mi è stato molto utile”.
Tramite il blog di Roberta Buzzacchino, mi imbatto in un interessantissimo articolo sul sito Mappe Mentali Italia: sono state trovate tracce di quelle che possiamo chiamare mappe mentali in un manoscritto della fine del 1200 …
A quanto pare qualche nostro avo ha preso appunti a margine delle pagine per sintetizzare e memorizzare in modo più efficace il testo:
Sarà stato che venerdì era una splendida giornata di sole, sarà stato che l’Abbazia di Praglia era incorniciata dagli accesi colori autunnali, ma a stare chiusi in aula non si riusciva proprio. Giusto il tempo per chiarire le caratteristiche della modalità esperienziale e poi fuori in giardino dell’Abbazia ad sperimentare Leadership, Comunicazione e Collaborazione attraverso l’esercizio del “fiume acido”.
Con Massimo, Sergio e Leonardo (e me), come facilitatori, i gruppi hanno comunicato e collaborato, ma soprattutto hanno riflettuto sulle Competenze necessarie per ottenere TeamWork. Il “fiume acido” è una della numerose “Small Tecniques” che possono essere proposte durante un percorso esperienziale. E’ un esercizio interessante perché necessita di alta interdipendenza (la performance del gruppo dipende dalle singole performance individuali), alta importanza del singolo (un individuo con la giusta idea poteva risolvere la situazione), alto livello auto-organizzativo (perché un Leader in queste condizioni fatica ad emergere).
Fondamentale poi il momento di riflessione dei gruppi e di condivisione, per chiudere il ciclo di Kolb e per dedicarsi all’ascolto di due Case History aziendali che hanno utilizzato la formazione esperienziale per lo sviluppo delle loro Risorse Umane: la Elco-Ecoflam e la Team.Ind Solutions.
Un ringraziamento a tutto lo staff Fòrema per l’ottima organizzazione, e per i più curiosi ecco le slide viste assieme: