Interessante la visione dell'apprendimento attraverso 3 categorie:
- apprendimento formale: avviene in situazioni strutturate, luoghi e momenti definiti per la formazione (scuole, aule, ....). I docenti sono definiti, così come i programmi didattici. Solitamente prevedono riconoscimenti come diplomi o qualifiche.Solitamente rientrano in piani di crescita intenzionali da parte della persona.
- apprendimento non formale: avviene fuori da luoghi deputati alla formazione formale, ma sono programmati a completamento di questi ultimi.sono intenzionali ma solitamente non portano a certificati riconosciuti.
- apprendimento informale: dato dall'insieme di tutte le esperienze quotidiane. Generano apprendimento se il soggetto procede nella riflessione e nella concettualizzazione (vedi ciclo di Kolb) ma solitamente non sono intenzionali. In questa categoria rientrano le comunità di pratica, i gruppi tra pari, le community web 2.0. Non prevedono certificazioni o diplomi.
mi verrebbe da chiedere... esiste un apprendimento organizzato, ma involontario? La serendipity dell'apprendimento? Sono in un luogo per apprendere qualcosa di tecnico e torno a casa con una conoscenza più approfondita di mé stesso (o del gruppo con cui lavoro) perché, magari, ho affrontato una situazione difficile imprevista. Potremmo chiamarlo apprendimento "fortuito"??
RispondiEliminaSarà che forse il quadrante vuoto mi da l'idea di un modello incompleto...
Ti dico come la penso .... ogni giorno viviamo centinaia di "Esperienze" ed ognuna può regalarci nuovi apprendimenti. Il problema è se noi siamo pronti a "cogliere" l'esperienza con consapevolezza e siamo in grado di riflettere, concettualizzare, sperimentare (insomma far partire il ciclo di Kolb). Dipende da noi, non dalle esperienze.
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