Sono quasi alla conclusione del libro di Rifkin “La fine del lavoro” e mi imbatto in una sua intervista sul blog di Beppe Grillo. Doveroso il collegamento a questo link.
Sono quasi alla conclusione del libro di Rifkin “La fine del lavoro” e mi imbatto in una sua intervista sul blog di Beppe Grillo. Doveroso il collegamento a questo link.
Molti studi stanno dimostrando come Internet stia cambiando il modo di “leggere” e influenzando la nostra capacità di apprendimento. Il web incide sul modo di leggere, di selezionare, di memorizzare, ma, soprattutto, demolisce la capacità di concentrazione.
Due articoli italiani, uno del Corriere ed uno della Repubblica sull’articolo che sta facendo discuter mezzo mondo.
Il collegamento delle attività può contribuire a risparmiare tempo durante la gestione del progetto. Dopo avere definito le attività del progetto e averne stimato la durata, è possibile collegarle.
Il collegamento delle attività consente di creare un piano basato su sequenze e relazioni, indipendentemente dalle date specifiche. Un piano di questo tipo può essere adattato con facilità alle modifiche apportate alla programmazione, pur conservando le relazioni tra le attività. Se vengono apportate modifiche alla data di inizio, alla durata o alla data di fine di un'attività, tutte le attività correlate dovranno essere riprogrammate. Il collegamento consente di rendere il piano più flessibile e accurato.
Vediamo come applicare questo principio del Project Management attraverso lo strumento IT Project di casa Microsoft.
Il Web 2.0 ha modificato il rapporto tra utenti e rete: l’applicazione delle nuove logiche di relazione e contribuzione all’interno delle aziende prende il nome di Enterprise 2.0. Con questo termine non bisogna pensare ad un fenomeno tecnologico, ma il risultato di una progressiva evoluzione sociale e organizzativa che trova nelle tecnologie un fattore di accellerazione.
Nell’evoluzione verso le Enterpise 2.0 si evidenziano tre modelli e/o percorsi:
E quali sono le barriere al cambiamento ?
The productivity of information workers is jeopardized by too much e–mail. A proposed solution to e–mail overload is the creation of an economy that uses a scarce synthetic currency that senders can use to signal the importance of information and receivers can use to prioritize messages. A test of the virtual economy with corporate information workers showed that people in a large company used different amounts of the currency when sending e–mail messages, and that the amount of currency attached to messages produced statistically significant differences in how quickly receivers opened the messages. An analysis of the network of virtual currency trades between workers showed the different roles that participants played in the communication network, and showed that relationships defined by currency exchanges uncovered social networks that are not apparent in analyses that only examine the frequency, as opposed to the value of interactions.
Al seguente indirizzo è scaricabile il software free per realizzare progetti virtuali della Lego.
Nel 1998 la Lego lanciò il prodotto MindStorm, con cui gli utenti possono costruire veri e propri robot utilizzando dei mattoncini programmabili. Il prodotto ebbe subito grande successo non solo tra i teenager, ma anche tra hobbisti adulti che non vedevano l’ora di manipolarli. Dopo poche settimane dal lancio si erano formate comunità di appassionati che avevano smontato, rimontato e riprogrammato i sensori, i motori e gli strumenti di controllo. Quando gli utenti inviarono i loro suggerimenti alla Lego, l’azienda inizialmente minacciò di portarli in tribunale. Gli utenti si ribellarono e alla fine l’azienda cedette ed integrò le loro idee all’interno del prodotto.
Successivamente la Lego pensò di creare il sito mindsortms.lego.com per incoraggiare gli utenti a manipolare il software a fini di sperimentazione.
L’esperienza su mindstorms si è dimostrata talmente fruttuosa che Lego ha esteso le pratiche di sviluppo incentrate sul cliente ai sui giocattoli più tradizionali: i mattoncini. E’ una specie di “Lego Open Source”, basta scaricare l’applicazione che vi constente di progettare il giocattolo virtuale, caricarlo online ed a quel punto voi o qualunque appassionato può ordinare il kit necessario per realizzarlo realmente, completo di istruzioni di montaggio.
Ottimo esempio di come trasformare i propri clienti in prosumer (= produttori + consumatori).
Segnalo un utile strumento online per la conversione dei file in formato PDF: PrimoOnline.
Si carica il file da convertire e ti arriva il PDF sull'e-mail.
clipped from pandemia.ilcannocchiale.it A quanto riporta Il Dall'anno scolastico 2008-2009 scuole e università potranno adottare libri di testo disponibili on line, gratuitamente o dietro pagamento dei diritti d'autore. I libri di testo saranno prodotti nelle due versioni, cartacea e on line scaricabile da internet. Il collegio dei docenti potrà adottare solo testi forniti nelle due versioni. |
Personalmente seguo e consiglio durante i miei corsi i punti 1,2 e 3 oramai da 5 anni. Ricordo a tutti che Outlook dovrebbe essere settato in modo che all'avvio vada sul Calendario e non sull'e-mail: prima controllo la mia to-do list e poi eventualmente controllo se qualche input (=e-mail) potrebbe cambiare qualche cosa.
In merito al punto 4 dipende: se sono in ufficio è dura .... se sono fuori potrei anche non guardarla affatto per un'intera giornata. Non è dall'e-mail che dovrebbero arrivare le urgenze, ma eventualmente dal telefono.
clipped from nuoviabitanti.blogspot.com
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Alcuni esempi di aziende che si affacciano al mondo dei blog:
ed un articolo interessante sulle caratteristiche che dovrebbe avere un blog aziendale di Andrea Beggi:
Ho già esposto le mie perplessità riguardo l’approccio che le Blog AndreaBeggi |
clipped from blog.debiase.com Cristiano |
Non si accumula ma si elimina.Non si tratta di crescere ogni giorno, ma di
decrescere.La formazione al suo punto più altoporta sempre alla semplicitàBruce Lee
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Le tecnologie dell'informazione e della comunicazione e le forze del mercato globale stanno rapidamente polarizzando la popolazione mondiale in due forze
inconciliabili e potenzialmente conflittuali: una élite cosmopolita di "analisti di simboli" che controllano le tecnologie e le forze di produzione; e un crescente numero di lavoratori permanenetemente in eccesso, con poche speranze e ancor meno prospettive di trovare un'occupazione significativa nella nuova
economia globale ad alta tecnologia.
A prescindere dalla paternità, una bella lezione di sviluppo di Leadership.
Recenti statistiche hanno stimato ad oggi le seguenti proporzioni tra i 3 gruppi: