sabato 28 giugno 2008

Intervista a Jeremy Rifkin

 

Sono quasi alla conclusione del libro di Rifkin “La fine del lavoro” e mi imbatto in una sua intervista sul blog di Beppe Grillo. Doveroso il collegamento a questo link.

Google ci rende stupidi ?

Molti studi stanno dimostrando come Internet stia cambiando il modo di “leggere” e influenzando la nostra capacità di apprendimento. Il web incide sul modo di leggere, di selezionare, di memorizzare, ma, soprattutto, demolisce la capacità di concentrazione.

Due articoli italiani, uno del Corriere ed uno della Repubblica sull’articolo che sta facendo discuter mezzo mondo.

giovedì 26 giugno 2008

Project Management: relazioni tra le attività, tempi di ritardo e/o di anticipo

Il collegamento delle attività può contribuire a risparmiare tempo durante la gestione del progetto. Dopo avere definito le attività del progetto e averne stimato la durata, è possibile collegarle.

Il collegamento delle attività consente di creare un piano basato su sequenze e relazioni, indipendentemente dalle date specifiche. Un piano di questo tipo può essere adattato con facilità alle modifiche apportate alla programmazione, pur conservando le relazioni tra le attività. Se vengono apportate modifiche alla data di inizio, alla durata o alla data di fine di un'attività, tutte le attività correlate dovranno essere riprogrammate. Il collegamento consente di rendere il piano più flessibile e accurato.

Vediamo come applicare questo principio del Project Management attraverso lo strumento IT Project di casa Microsoft.

Enterprise 2.0: modelli e barriere

Il Web 2.0 ha modificato il rapporto tra utenti e rete: l’applicazione delle nuove logiche di relazione e contribuzione all’interno delle aziende prende il nome di Enterprise 2.0. Con questo termine non bisogna pensare ad un fenomeno tecnologico, ma il risultato di una progressiva evoluzione sociale e organizzativa che trova nelle tecnologie un fattore di accellerazione.

Nell’evoluzione verso le Enterpise 2.0 si evidenziano tre modelli e/o percorsi:

  1. SOCIAL ENTEPRISE: nuovi schemi di collaborazione per nuove forme di condivisione della conoscenza attraverso anche nuove forme di relazioni interpersonali;
  2. OPEN ENTERPRISE: l’organizzazione viene aperta al contibuto del mondo esterno per creare nuove modalità di interazione con i clienti, fornitori e/o partner (vedi post precedente sulla Lego);
  3. ADAPTIVE ENTERPRISE: creazione di ambienti capaci di seguire la dinamica dei processi aziendali e risposta alle esigenze dell’utente con personalizzazioni efficaci.

E quali sono le barriere al cambiamento ?

  1. scarsa comprensione delle potenzialità, soprattutto da parte del management, che appartenendo spesso a generazioni “non tecnologiche” e non percepisce l’opportunità;
  2. difficoltà a valutare i benefici economici;
  3. necessità di cambiamenti organizzativi;
  4. necessità di cambiamento culturale e quindi importanti attività formative.

mercoledì 25 giugno 2008

The productivity of information workers

The productivity of information workers is jeopardized by too much e–mail. A proposed solution to e–mail overload is the creation of an economy that uses a scarce synthetic currency that senders can use to signal the importance of information and receivers can use to prioritize messages. A test of the virtual economy with corporate information workers showed that people in a large company used different amounts of the currency when sending e–mail messages, and that the amount of currency attached to messages produced statistically significant differences in how quickly receivers opened the messages. An analysis of the network of virtual currency trades between workers showed the different roles that participants played in the communication network, and showed that relationships defined by currency exchanges uncovered social networks that are not apparent in analyses that only examine the frequency, as opposed to the value of interactions.

 

Continua al seguente link ….

martedì 24 giugno 2008

Constant, Constant, Multi-tasking Craziness

Segnalo a questo link la pagina di Gloria Mark, professoressa del Department of Informatics del Donald Bren School of Information and Computer Sciences University of California.
All’interno della pagina sono disponibili link a numerose ricerche condotte sulla gestione del tempo lavorativo.
Personalmente ho trovato estremamente interessante lo studio della “pazzia Multitasking”

lunedì 23 giugno 2008

Wikinomics: Lego digital Designer

Cattura

Al seguente indirizzo è scaricabile il software free per realizzare progetti virtuali della Lego.

Nel 1998 la Lego lanciò il prodotto MindStorm, con cui gli utenti possono costruire veri e propri robot utilizzando dei mattoncini programmabili. Il prodotto ebbe subito grande successo non solo tra i teenager, ma anche tra hobbisti adulti che non vedevano l’ora di manipolarli. Dopo poche settimane dal lancio si erano formate comunità di appassionati che avevano smontato, rimontato e riprogrammato i sensori, i motori e gli strumenti di controllo. Quando gli utenti inviarono i loro suggerimenti alla Lego, l’azienda inizialmente minacciò di portarli in tribunale. Gli utenti si ribellarono e alla fine l’azienda cedette ed integrò le loro idee all’interno del prodotto.

Successivamente la Lego pensò di creare il sito mindsortms.lego.com per incoraggiare gli utenti a manipolare il software a fini di sperimentazione.

L’esperienza su mindstorms si è dimostrata talmente fruttuosa che Lego ha esteso le pratiche di sviluppo incentrate sul cliente ai sui giocattoli più tradizionali: i mattoncini. E’ una specie di “Lego Open Source”, basta scaricare l’applicazione che vi constente di progettare il giocattolo virtuale, caricarlo online ed a quel punto voi o qualunque appassionato può ordinare il kit necessario per realizzarlo realmente, completo di istruzioni di montaggio.

Ottimo esempio di come trasformare i propri clienti in prosumer (= produttori + consumatori).

giovedì 19 giugno 2008

Utility I.T.: servizio web per la conversione dei file in formato PDF



Segnalo un utile strumento online per la conversione dei file in formato PDF: PrimoOnline.

Si carica il file da convertire e ti arriva il PDF sull'e-mail.

mercoledì 18 giugno 2008

Ancora sulla scuola ....

A quanto riporta Il
Sole 24 Ore
- sul sito del Governo e sul quello del Tesoro non c'è ancora
nulla di preciso - nella scuola italiana arriva la rivoluzione del libro
elettronico:
Dall'anno scolastico 2008-2009 scuole e università potranno adottare libri di testo disponibili on line, gratuitamente o dietro pagamento dei diritti d'autore. I libri di testo saranno prodotti nelle due versioni, cartacea e on line scaricabile da internet. Il collegio dei docenti potrà adottare solo testi forniti nelle due versioni.
blog it

Information Overload: controllo delle e-mail


Uno studio pubblicato sul New York Times ha calcolato che "I lavoratori americani sprecano 650 miliardi di dollari ogni anno perchè controllano la loro casella di posta troppo spesso.”

L’articolo incentra la sua attenzione sul tempo impiegato a controllare la casella di posta e sul calo del rendimento di un lavoratore quando dopo aver effettuato il controllo torna ai suoi impieghi, è risaputo infatti che il tempo medio necessario per recuparare la concentrazione è di 5 minuti, a cervello "fresco". Quando si è stanchi questo tempo si allunga.


Ho finito giusto ieri sera "4 ore alla settimana" di Timothy Ferris; nel capitolo dedicato all'"interompere l'interruzione" Ferris dice:


  1. Spegnete il segnale sonoro
  2. disattivate l'invia/ricevi automatico
  3. controllare le e-mail non deve essere la prima cosa che fate la mattina
  4. controllate la posta elettronica 2 volte al giorno

Personalmente seguo e consiglio durante i miei corsi i punti 1,2 e 3 oramai da 5 anni. Ricordo a tutti che Outlook dovrebbe essere settato in modo che all'avvio vada sul Calendario e non sull'e-mail: prima controllo la mia to-do list e poi eventualmente controllo se qualche input (=e-mail) potrebbe cambiare qualche cosa.

In merito al punto 4 dipende: se sono in ufficio è dura .... se sono fuori potrei anche non guardarla affatto per un'intera giornata. Non è dall'e-mail che dovrebbero arrivare le urgenze, ma eventualmente dal telefono.

Qualche sfizio grafico


Entrare nel Web 2.0 vuol dire anche scegliere un'immagine da associare al nostro account. C'è chi preferisce primi piani, chi foto dalla webcam, che scritte etc etc.

Segnalo un'utility interessante che permette di trasformare in cartone animato" le nostre foto: befunky.

Il cambiamento necessario .... nella scuola

Il mio personale campo di azione è l'azienda, ma le nuove generazioni di lavoratori provengono dalla scuola. Il futuro del sistema aziende è nella scuola.

Web20,
scuola, wiki: il cambiamento necessario





Metto qui un'interessante presentazione di Luisanna Fiorini, insegnante ed esperta di nuove
tecnologie, dedicata ai cambiamenti sociali in atto, alle nuove webtecnologie,
alla scuola e alle tematiche dell'apprendimento. La seconda parte prende in
considerazione inoltre l'utilizzo dei wiki nell'uso didattico.
blog it

martedì 17 giugno 2008

WebCast sull'utilizzo del Social Network per potenziare la propria professionalità

Potenza del social networking Le pubbliche relazioni contano ancora, ma oggi si comunica e si “potenzia” la propria professionalità anche attraverso la partecipazione a social network e altri strumenti di marketing relazionale. Un rapido workshop per capire e per sapersi muovere nel mondo del social networking professionale. Crea la tua rete...> iscrizioni al seguente link.

Project Management in azienda

Interessante articolo sul Project Management:


Tutte le grandi aziende hanno al loro interno un PMO - Project Management Office che si occupa di coordinare tutti i progetti e i programmi aziendali. In Italia il project management Institute ha istituito un osservatorio del PMO: come è strutturato, quali obiettivi persegue, quale lezione può arrivare dall'organizzazione del PMO alla piccola impresa?

lunedì 16 giugno 2008

Blog aziendali

Alcuni esempi di aziende che si affacciano al mondo dei blog:


ed un articolo interessante sulle caratteristiche che dovrebbe avere un blog aziendale di Andrea Beggi:

Ho già esposto le mie perplessità riguardo l’approccio che le
aziende dovrebbero avere nei confronti della rete che sta cambiando, tuttavia
qualcosa comincia lentissimamente a muoversi. In azienda cominciano a
diffondersi alcuni concetti, e qualche giorno fa ho ricevuto la prima richiesta
relativa ad un paio di clienti che stanno esplorando la possibilità di aprire un
blog. Ma quali sono le caratteristiche che, secondo me, dovrebbe avere un blog
aziendale? Perché lo vorrei leggere, ammesso che l’argomento mi interessi? Cosa
dovrebbe fare un’azienda per invogliarmi a leggere il suo blog?
Blog
aziendale
AndreaBeggi

Il TCP/IP è la la più grande invenzione dell'uomo,
dopo la ruota e le trenette al pesto.

blog it

Conoscenza

Interessante il Post di Luca de Biase sulla conoscenza secondo Cristiano Antonelli
clipped from blog.debiase.com
Cristiano
Antonelli
insegna economia a Torino. La sua ricerca
sull'economia della conoscenza è profonda. L'ho sentito parlare a Torino nel
corso di un
seminario
sull'innovazione organizzato da Top-ix l'altro giorno.

Ha parlato di
economia della conoscenza. Tento di riassumere.

Il valore scaturisce
dalla conoscenza. La conoscenza è diventata un fenomeno economico. E' sempre
stato un po' così. Si è sempre prodotto innanzitutto attraverso il saper fare.
Ma oggi il supporto della conoscenza è meno importante. La conoscenza si è
alleggerita del suo supporto. La conoscenza è scorporata. Le conseguenze sono
importanti per l'economia e la scienza che la studia.

blog it

Complessità.



Le società escono dal mercato quando assumono le decisioni sbagliate o, eventualità non meno importante, quando prendono troppe decisioni. Il secondo caso crea la complessità.

giovedì 12 giugno 2008

Formazione e semplicità

Questa sera, durante lo studio di "4 ore alla settimana" di Timothy Ferris, mi sono imbattuto nella seguente citazione:
Non si accumula ma si elimina.
Non si tratta di crescere ogni giorno, ma di
decrescere.
La formazione al suo punto più alto
porta sempre alla semplicità
Bruce Lee

Outdoor Training: sviluppo individuale in Hydrospeed



Visto il successo dell'edizione di maggio, abbiamo pensato di organizzare una seconda edizione del corso di Outdoor Training sullo sviluppo individuale anche a settembre.


La brochure dell'evento con la relativa scheda di iscrizione è scaricabile al seguente link.


Colgo l'occasione per dare il link ai video che stiamo girando durante questa stagione 2008 presso il Centro Rafting Val di Sole.

martedì 10 giugno 2008

L'importanza delle Risorse Umane nelle PMI

Segnalo un interessante articolo "targato" Microsoft PMI sulle risosrse umane.

Le aree di ottimizzazione della gestione delle risorse umane di cui
dispone il manager delle pmi sono essenzialemnte quattro:

1.

soddisfazione dei collaboratori;

2.

valutazione periodica delle performance;

3.

gestione del lavoro di gruppo;

4.

partecipazione.

Infatti è importante ricordare che la retribuzione non è soltanto monetaria e che i collaboratori soddisfatti e motivati rendono efficiente tutta l'impresa. Non si raggiunge l'eccellenza e la perfetta funzionalità senza l'eccellenza nella qualità delle risorse umane. Soprattutto nelle piccole imprese, che hanno poche persone nelle funzioni chiave, la persona giusta al posto giusto non è soltanto una marcia in più, ma un requisito indispensabile per far funzionare bene le cose.

blog it

lunedì 9 giugno 2008

La fine del lavoro


Scrive Jeremy Rifkin ne "La fine del lavoro":


Le tecnologie dell'informazione e della comunicazione e le forze del mercato globale stanno rapidamente polarizzando la popolazione mondiale in due forze
inconciliabili e potenzialmente conflittuali: una élite cosmopolita di "analisti di simboli" che controllano le tecnologie e le forze di produzione; e un crescente numero di lavoratori permanenetemente in eccesso, con poche speranze e ancor meno prospettive di trovare un'occupazione significativa nella nuova
economia globale ad alta tecnologia.


venerdì 6 giugno 2008

Stato dello Spirito


Questa mattina Luisella mi segnala una bella frase sulla giovinezza che qui riporto:

La giovinezza non è un periodo della vita, essa è uno stato dello spirito,un effetto della volontà, una qualità dell'immaginazione, un'intensità emotiva,una vittoria del coraggio sulla timidezza,del gusto dell'avventura sulla vita comoda.
Non si diventa vecchi per aver vissuto un certo numero di anni; si diventa vecchi perché si è abbandonato il nostro ideale. Gli anni aggrinziscono la pelle, la rinuncia al nostro ideale aggrinzisce l'anima.
Le preoccupazioni, le incertezze, i timori, i dispiaceri, sono nemici che lentamente ci fanno piegare verso la terra e diventare polvere prima della morte. Giovane è colui che si stupisce e si meraviglia, che si domanda come un ragazzo insaziabile " e dopo?", che sfida gli avvenimenti e trova la gioia al gioco della vita.
Voi siete così giovani come la vostra fede, così vecchi come la vostra incertezza. Così giovani come la vostra fiducia in voi stessi, così vecchi come il vostro scoramento. Voi resterete giovani fino a quando resterete ricettivi. Ricettivi di tutto ciò che è bello, buono e grande. Ricettivi al messaggio della natura, dell'uomo e dell'infinito.
Se un giorno il vostro cuore dovesse essere mosso dal pessimismo e corroso dal cinismo, possa Dio avere pietà della vostra anima di vecchi .


Ho un dubbio però sulla paternità del discorso, cercando in internet ho trovato tre presunti autori:

A prescindere dalla paternità, una bella lezione di sviluppo di Leadership.




martedì 3 giugno 2008

Le persone e il Web 2.0

Dietro agli strumenti ed ai movimenti che accompagnano il Web 2.0 c'è un attore fondamentale: l'individuo.

Secondo il modello di Dion Hinchcliffe esistono 3 tipologie di persone:
  1. primary participator: partecipanti primari, cioè coloro i quali aggiungono contenuti alla Rete, li modificano e attivamente partecipano alle attività della rete 2.0 con un loro blog, caricando i video e così via. Il fatto che ci siano sempre più persone che si posizionano in questa ruolo è la vera news del Web 2.0;
  2. secondary participator: tendenzialmente sono consumatori, lettori che occasionalmente interagiscono con il Web e alcune applicazioni;
  3. passive user: utenti che si limitano a leggere il Web, senza apporre contributi (nemmeno commenti a notizie, per esempio).

Recenti statistiche hanno stimato ad oggi le seguenti proporzioni tra i 3 gruppi: