Archive for dicembre 2008
dati ISTAT & Paradosso della Produttività
i dati pubblicati dall’ISTAT sulla penetrazione delle tecnologie di base mi ricordano molto gli studi di Erik Brynjolfsson sul Paradosso della Produttività.
”Vediamo l’era dei computer dovunque tranne che nei dati di produttività”
New York Times – Robert Solow, premio Nobel per l’economia del 1987
Webcast gratuito: aumentare la sicurezza sul lavoro
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Incrementare le misure di sicurezza sul posto di lavoro significa fare un investimento che garantisce all'impresa benefici e migliore efficienza. Puoi iscriverti e partecipare al seminario a questo link, per capire come rendere i tuoi dipendenti consapevoli del progetto sicurezza.
Origami & CD
Un’idea per dare un tocco di personalità e manualità ad un CD: realizzarne la custodia in carta. Ecco le risorse:
A questo link potete trovare un Wizard guidato per la creazione della copertina inserendo, negli appositi campi, il titolo dell’album, l’artista e i titoli dei singoli brani musicali, per ottenere, come risultato, un PDF, da stampare e ritagliare.
il futuro
Discutendo sulle conseguenze del futuro, Alessandro Barrico ha detto:
“Conta quello che raccontiamo. Non quello che effettivamente risulta reale. Non discuto questa situazione. Ma la voglio usare. Come ci raccontiamo il futuro?
La più diffusa narrazione del futuro, in Occidente, secondo me è: «Il futuro è finito».
Il futuro è una discarica nella quale buttare quello che rifiutiamo del presente.
Questo ha ucciso due catetorie fondamentali. Progetto. Progresso.
Progetto: è ormai una cosa che riguarda al massimo due anni. La Toyota tanti tanti anni fa si diede un progetto per 15 anni avanti. E ora è due giri più avanti degli altri. Ma oggi, in Italia, nel mondo, che tipo di respiro e progettualità usiamo per fare il futuro? Siamo schiacciati sul brevissimo termine.
Progresso: era inequivocabile che i figli sarebbero stati più ricchi dei genitori. Oggi no. Questo è finito. Al massimo si può pensare che saranno più sicuri. O più sani. […]
Difficile immaginare il futuro senza avvalersi di queste due categorie: progetto e progresso”