Archive for ottobre 2009

Situational Awareness

Situational Awareness2 A febbraio di quest’anno “conversavo” con Luca Chittaro in un articolo riguardante l’Information Overload. Si parlava di metodi per sfuggire alla perdita di controllo causata da un sovraccarico cognitivo e Luca mi rispondeva “Personalmente uso un altro approccio, cercando di adattare alla vita di ogni giorno le tecniche di situation awareness, nate nell'ambito del decision making critico (militari, piloti di linea, etc.)”.

Grazie ad una “googlata” (termine simpaticamente terribile sempre più usato in forum ed ambienti di discussioni) ho trovato questo interessante articolo dell’Aereounautica Militare (scaricabile anche da qui). Una definizione di Situational Awareness è “possesso di una chiara e corretta percezione di quanto è accaduto, di quanto sta accadendo e di quanto potrà accadere nell'immediato futuro”.

Leggendo l’articolo (ambientato nella situazione del volo aereo) si può fare un interessante esercizio: traslare il significato nelle attività lavorative (e personali) quotidiane.

Come fare per ottenere un elevato livello di “Situational Awareness” ?

  1. Accuratezza della pianificazione e del briefing (ossia il Plan del ciclo di Deming; la pianificazione, l’anticipazione mentale);
  2. capacità di assimilare informazioni provenienti dalle molteplici fonti disponibili; l'incapacità a svolgere tale operazione porta alla canalizzazione dell'attenzione;
  3. capacità di sintetizzare utilmente le informazioni assimilate per costruire una quadro mentale
    della situazione;
  4. avere ben chiaro il quadro mentale di quanto è esattamente accaduto fino ad ora;
  5. “pensare avanti”: proiettare nel futuro la situazione corrente e non agire in maniera reattiva a quanto
    sta accadendo;
  6. capacità di decidere e agire correttamente, per tempo e con il giusto ordine di priorità;
  7. creare standard e procedure;
  8. evitare saturazione mentale;
  9. essere assertivi e pro-attivi;

Riconoscere i sintomi della perdita di S.A.

  1. ambiguità: quando cioè non vi è coerenza tra due o più informazioni, provenienti da distinte fonti, cui si attinge per costruire la S.A;
  2. canalizzazione dell'attenzione (o fissazione): quando cioè si perde la capacità di assimilare e processare input multipli e informazioni provenienti dall'esterno;
  3. confusione: quando per l'incapacità di raccogliere e processare si ingenera un senso di incertezza sulla situazione in essere;
  4. scarsa comunicazione: ridotta frequenza, incompletezza o scarsità della comunicazione col mondo esterno;
  5. ridotta reattività ad input esterni:
  6. involontaria uscita dal pianificato;

Come recuperare la S.A.

Pre-condizioni per recuperare la S.A.:

  • saper riconoscere gli effettivi sintomi del degrado della S.A.
  • conoscenza approfondita di hardware, software, situazione, ambiente, attività che sto svolgendo/utilizzando;
  • conoscenza e consapevolezza delle proprie capacità e dei propri personali limiti;

Accorgimenti per recuperare S.A.:

  1. chiedere supporto;
  2. allontanarsi dal problema, aumentare la separazione;
  3. stabilizzare la condizione / i parametri;
  4. ristabilire le giuste priorità;
  5. guadagnare tempo;
  6. acquisire ulteriori informazioni;

Telelavoro

telelavoro Un recente studio di Avaya ha dimostrato che la flessibilità lavorativa (orari diversificati, telelavoro, ….) possono tradursi in un risparmio di 1 ora e un quarto al giorno per i lavoratori europei.

Ma su GreenMe si legge che secondo un sondaggio della CIO Insight Research sulla mobilità su un numero di 237 dirigenti intervistati solo il 24% accorderebbe il telelavoro ai suoi dipendenti ma solo part-time.

Come ci ha spiegato bene Jeremy Rifkin non riusciamo a scrollarci di dosso la cultura della fabbrica: tutti assieme contemporaneamente nello stesso posto alle stesse ore. Mancanza di cultura collaborativa ? O mancanza di una cultura di lavoro per Obiettivi ?

Per i pochi fortunati ecco un’interessante guida per organizzare gli spazi in casa.

Cloud To Do List

to-do-list L’On The Job è una modalità formativa che mi permette di affiancare le persone nel loro reale contesto lavorativo. Una delle cose che mi lascia sempre stupito nelle sessioni di Time Management è la scarsa propensione delle persone a stilare e definire una To Do List quotidiana scritta. Quando chiedo il motivo di questa mancanza le classiche risposte sono:

  • “è inutile scrivere una lista: non riuscirei a seguirla a causa delle richieste degli altri”
  • “non mi serve scriverla: ce l’ho in testa”
  • “ho provato: ma la sera avevo fatto tutt’altro”
  • “la mia to do list è rappresentata dalle e-mail in Posta in Arrivo”

Inutile dire che le risposte rappresentano facili alibi: l’efficacia e l’efficienza non sono caratteristiche diffuse.

Anche se ritengo la miglior To Do List quella realizzata con carta e penna, consiglio di provare ad utilizzare anche degli strumenti informatici. Da segnalare il “classico” Remember The Milk, o le Attività di GMail ….

Segnalo inoltre una interessante applicazione disponibile sia in versione software da installare, sia in versione Cloud: PhiToDo. I punti di forza sono:

  1. organizzazione delle Attività in Progetti (come il Project Management insegna ……);
  2. possibilità di condividere progetti con terzi;
  3. possibilità di organizzare le visualizzazione per Progetti ma anche per Giorno;
  4. timer per registrare la durata dei Task;
  5. interfaccia veramente LightWeight;

e-mail Overload

CatturaContactlab ha pubblicato una interessante ricerca sull’uso delle e-mail tra gli utenti internet.

Interessante notare che ogni giorno gli utenti internet ricevono 420 milioni di e-mail. Circa 20 e-mail a testa al giorno. Se contiamo le 8 ore lavorative 1 ogni 24 minuti.

Il formatore del 21° secolo

 

images Leggo un interessante articolo di Robin Good dal titolo: “Saper Insegnare: Cosa Devono Sapere Gli Insegnanti Per Sopravvivere Nel 21° Secolo”.

Condivido le 7 caratteristiche dell’insegnante scolastico efficace; direi anzi che queste competenze devono essere coltivate anche dai formatori aziendali:

 

  1. Adattabilità: essere capace di adattare, in modo fantasioso, il programma e i requisiti da insegnare
  2. Visione: gli insegnanti devono guardare attraverso le discipline e i programmi di studio; essi devono percepire il potenziale dei nuovi strumenti e delle tecnologie web, comprenderle e manipolarle, al fine di usarle per le loro necessità.
  3. Collaborazione & condivisione: tra docenti ma anche con discenti.
  4. Assumersi rischi.
  5. Imparare: ogni formatore/insegnante dovrebbe perseguire e coltivare l’apprendimento continuo.
  6. Comunicare: per poter insegnare ovunque e in qualsiasi momento, l'insegnante deve essere ovunque in qualsiasi momento. Il formatore del 21° secolo è abituato a utilizzare gli strumenti e le tecnologie che consentono la comunicazione e la collaborazione.
  7. Comportarsi come modello: essere un esempio delle tematiche che si insegnano.

Vendite, forecast, Excel & Co.

Excel 2007 Segnalo un interessante pagina di autoformazione sull’uso dei Excel nel campo delle vendite. Nello specifico attraverso l’uso delle Tabelle Pivot le analisi possono permettere di :

  • Garantire un efficace monitoraggio dei risultati raggiunti rispetto a quelli prefissati, se parliamo di budget.
  • Consolidare i dati per tipologia di servizio, cliente, area geografica, venditore, orizzonte temporale.
  • Verificare i trend di crescita.
  • Costruire delle basi per predisporre forecasting.
  • Costruire statistiche.

Sempre nella stessa pagina il link per scaricare un interessante e-book sulla tematica.

Il blog come strumento di Marketing

blog_corporate Web 2.0, marketing non convenzionale, digitale… i termini sono tanti la sostanza una sola: il marketing non è più quello di una volta.

Martedì 3 novembre 2009 presso la Delegazione Ovest Colli della Confinustria Padova dalle 17.00 alle 19.00 una Pillola Formativa con Rita Bonucchi che ci indicherà come orientarsi nella giungla delle nuove opportunità del marketing postmoderno.

Scheda di adesione scaricabile al seguente link.

martedì 27 ottobre 2009

I diritti del lettore

Sia benedetto Pennac che ci ha lasciato i 10 diritti del lettore:

  1. il diritto di non leggere;
  2. di saltare le pagine;
  3. di non finire un libro;
  4. di rileggere;
  5. di leggere qualsiasi cosa;
  6. di leggere senza regole;
  7. di leggere ovunque;
  8. di spizzicare;
  9. di leggere a voce alta;
  10. di tacere.

Ringrazio Carlo che me li ha fatti scoprire.

Business Plan

images Segnalo due risorse sulla tematica del Business Plan: una pagina di approfondimento su Microsoft PMI e un modello di PowerPoint per la relativa presentazione aziendale.

Penso possano essere utili ai ragazzi dell’Intraprendi di Thiene.

mercoledì 14 ottobre 2009

La Mappa (mentale) di Treviso

Ieri appuntamento a Treviso per una giornata sulle Mappe Mentali presso la Camera di Commercio di Treviso. Una quindicina di aspiranti imprenditori si sono affrontati a colpi di creatività utilizzano come strumento le Mappe Mentali. Come al solito un gran dibattere sul senso di rotazione della ballerina, quindi la trasformazione di un articolo da lineare a scrittura grafica ed infine un ottimo WorkShop di Six Hats su varie idee imprenditoriali applicato sempre attraverso l’uso delle mappe.

C’è stato il tempo anche di qualche divagazione sul tema dell’organizzazione con il ciclo di Deming applicato al tempo (anche se come abbiamo visto è meglio non esagerare con la pianificazione, o rischiamo di diventare tutti dei Furio).

Infine ricordiamoci che le Mappe sono uno strumento: la differenza la faranno sempre le persone …

Ora ho un dubbio: quanti sapranno uscire dalla propria Comfort Zone ?

Il prossimo appuntamento sarà con Rita, a cui “passo al palla”.

Appunti estivi

Stavo mettendo ordine tra gli appunti estivi e mi sono imbattuto in “pensieri” che dei partecipanti a vari Outdoor hanno voluto lasciarmi. Penso che dicano molto …

  • Siamo noi artefici del nostro presente e futuro. Anche quando sembra non sia così, c’è sempre un modo per vivere emozioni positive.
  • La parola è il dono più grande che ognuno può fare all’altro.
  • Non è importante ciò che gli altri possono fare per me ma ciò che io posso fare per gli altri.
  • E’ dagli errori che si impara si cresce e si migliora. Mettersi in gioco è il primo modo per poter…sbagliare…
  • Il grande stupore e la grande gioia è stato vedere che tra noi siamo più affiatati di quanto pensavo. Possiamo diventare una grande squadra se lavoreremo su quanto appreso in questi giorni.
  • Questa nuova esperienza mi ha permesso di conoscere meglio alcune delle persone con cui trascorro molto del mio tempo lavorativo, con la consapevolezza che la condivisione del percorso produrrà un linguaggio comune, su cui eventualmente (e possibilmente) crescere insieme.
  • Questa esperienza mi ha fatto conoscere alcuni lati del vostro carattere di cui non ero a conoscenza e che in alcuni casi forse nemmeno mi aspettavo. Ho capito che è possibile lavorare con ognuno di voi in modo collaborativo.
  • Mai come in questi due giorni ci siamo confrontati, abbiamo condiviso, ci siamo uniti..non voglio che tutto questo finisca domani. E io voglio fortemente essere parte attiva nel non perdere tutto questo! L’importanza del singolo…lui è parte del gruppo..tanto tantissimo dipende da me, io…
  • La condivisione è crescita. Soprattutto per me stesso.
  • Insieme al gruppo sono riuscita a superare le mie paure. Grazie
  • Cerchiamo di essere più amici.
  • Ascoltati e ascolta!
martedì 13 ottobre 2009
Tag :

Punti di vista destri e sinistri

Su segnalazione di Manuel, un bel esercizio che può essere applicato per spiegare due tematiche: i Punti di Vista e l’uso dell’emisfero destro e sinistro del cervello.

Date un’occhiata a quest’immagine … in che senso gira ? Orario o antiorario ?


Emisfero destro ed emisfero sinistro.

Come si può leggere più nello specifico qui, se la vedete girare in senso orario in questo momento state utilizzando l’emisfero destro. Se la vedete girare in senso antiorario sta lavorando l’emisfero sinistro. L’area destra e l’area sinistra del nostro cervello sono sede di facoltà diverse. La parte sinistra è la parte logica, razionale, analitica, è la sede del conscio e della memoria a breve termine. La destra è la parte irrazionale, istintiva ed emozionale, è la sede dell’inconscio e della memoria a lungo termine.

Normalmente utilizziamo entrambe le aree, anche se ci sono persone che utilizzano più un’emisfero piuttosto che un’altro. A volte è difficile decidere volontariamente cosa utilizzare, e la scrittura è uno dei metodi per gestire la scelta, soprattutto attraverso l’uso delle Mappe Mentali (vedi Covey).

Punti di Vista.

Avete mai letto Covey quando spiega il concetto dei Paradigmi ? (Le 7 Regole per avere Successo ed. Franco Angeli). E’ sempre curioso presentare ad un aula di persone l’esercizio della giovane e della vecchia e notare come chi vede la vecchia faccia fatica a vedere la giovane e viceversa. Anche con l’immagine della ballerina l’esercizio è molto interessante: mostratelo a più persone contemporaneamente e godetevi la scena …..

Le Mappe mi portano a Belluno

Sarà la mia simpatia per tutto ciò che assomiglia ad una montagna, ma neppure il tempo un po’ grigio e uggioso è riuscito a rovinarmi la giornata a Belluno dedicata alle Mappe Mentali.

In collaborazione con CPV e la Camera di Commercio di Belluno sono stato in compagnia di una ventina di donne pronte ad intraprendere il loro percorso di imprenditrici (per la cronaca c’erano anche 3 maschietti … un po’ però intimoriti … assieme a me dalla maggioranza femminile).

Il “tormentone della giornata” è però stata la ballerina, che non abbiamo ancora capito se gira in senso orario o antioriario …..

Togliere, tagliare, buttare, cancellare, sintetizzare ……

images La perfezione è raggiunta non quando non c’è più niente da aggiungere, ma quando non c’è più niente da togliere.

Antoine De Saint-Exupery

(autore de Il Piccolo Principe)

Adler

Penso che uno dei vantaggi della formazione esperienziale sia che l’attività rappresenti spesso un “cartina di tornasole”: l’Outdoor fa venire a galla ciò che le persone sono veramente. Quando quest’estate ho incontrato i ragazzi della Adler sono stato investito da una “cartina di tornasole” di pura energia, volontà e passione …..

So che questa sera si incontrano a Verona per un momento di feedback: ecco un mio personale regalino ……

e

lunedì 5 ottobre 2009
Tag :

Blog Archive

The SketchNoteBook

The SketchNoteBook
il libro sulle SketchNote

Visual & SketcNote Shop

Visual & SketcNote Shop
Modelli Visuali per la formazione

Visualizzazioni totali

- borgo srl p.zza biagio marin, 13 - 35031 abano terme (pd) P.IVA 03388910287 © distinguersi o estinguersi ... - Powered by Blogger -