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Come studiare un libro con le SketchNote
Ci sono libri che leggo, e libri che studio. Agile Company di Marco Dussin e Ivano Masiero è un libro che ho studiato approfonditamente. Lo prendo come esempio per la scrittura di questo Post e colgo l’occasione per consigliarlo a chiunque stia approfondendo lo studio della metodologia Agile.
A questo link è possibile scaricare la sketchnote che ho realizzato per studiare il libro:
Seguo un preciso processo quando studio un libro, e le sketchnote rappresentano uno strumento fondamentale:
- 1. Analisi dell’organizzazione del libro (Sommario)
- 2. Studio di ogni capitolo e realizzazione SketchNote (in un unico foglio A4)
- 3. Aggregazione dei capitoli in un’unica sketchnote
- 4. Sintesi: 1 sketchnote in un foglio
1. Analisi dell’organizzazione del libro (Sommario)
Il processo è decisamente Top-down e parte dall’analisi del Sommario del libro. Comprendere il Sommario è fondamentale perché rappresenta la struttura che l’autore ha dato alla conoscenza. Personalmente ritengo che la Struttura sia data da due variabili:
The SketchNoteBook 2.0
Come migliorare le proprie SketchNote con l'Intelligenza Emotiva
Emotion Card
Negli ultimi anni quindi, il mio interesse ed i miei studi si sono concentrati sulle fasi formative della riflessione, piuttosto che sulle esperienze (small techniques, sport e metafore varie).
Uno degli aspetti più interessanti, e forse più difficili, è quando nella riflessione ragioniamo sulle sensazioni, sugli stati d'animo e sulle emozioni provate. Senza voler approfondire in questo Post il tema Intelligenza Emotiva, per il quale rimando all'enorme letteratura presente ... mi concentrerei su come aiutare le persone a mettersi in contatto con le proprie emozioni.
Mi ha sempre colpito la difficoltà nel associare una parola allo stato d'animo: davanti alla domanda "che emozioni avete provato?" le risposte sono spesso lunghi silenzi. A prescindere dalla paura nell'esprimere un'emozione, a volte non si è capaci di distinguere e denominare le proprie emozioni.
Ho pensato quindi di "facilitare" questo processo utilizzando delle "Emotion Card". Ho identificato 48 emozioni e le ho associate ad altrettante SketchNotes. Stampate, tagliate e plastificate le presento nei momenti di riflessione e chiedo alle persone di trovare quelle che più si adattano all'emozione che hanno provato durante l'esperienza.
Ho pensato di mettere a disposizione questo strumento a chi ne volesse fare uso ... se volete le potete scaricare ai seguenti link:
Come vedrete lascio a voi decidere se volete dare un valore a questo lavoro: non mi aspetto di guadagnare dalla diffusione di questo materiale ma penso che se voi investirete anche solo 1 centesimo darete un valore allo strumento, lo realizzerete con attenzione e lo utilizzerete con cura. Se è gratuito probabilmente lo scaricherete e lo dimenticherete in una cartella del computer. Pensateci ....
Passiamo a come realizzarle:
1) stampate il PDF:
2) ritagliate le card (seguite i crocini e le linee guida):
3) fatele plastificare in copisteria
4) ritagliatele lasciando un bordo di plastificazione di almeno 3 mm
5) utilizzatele nelle riflessioni .... e non dimenticate di mandarmi i vostri feedback:
Created with flickr slideshow.
The SketchNoteBook
- prendere appunti
- progettare una riunione o un corso
- facilitare un incontro formativo
- studiare
- supportare una presentazione in pubblico
- ....
- cosa sono le SketchNote ?
- Perché usarle ?
- Quando usarle ?
- Come realizzarle ?
• take notes
• planning a meeting or a course
• facilitate a training meeting
• study
• support a public presentation
• ....
I always feel indebted to Mike Rohde, who allowed me to discover this fantastic technique.
After two years of practice and experimentation, but also the delivery of courses on the subject, I decided to condense the principles and methods to achieve the Sketchnote in a book. I created so "SketchNoteBook," a book that seeks to answer the following questions:
• What are the SketchNote?
• Why use them?
• When you use them?
• How to achieve them?
all made strictly through the technique of SketchNote.
If you're curious, you can download a preview of the first chapter to the following link.
The book is available in PDF format on the platform Gumroad at the following link, or in print here in bookstores or ordered with the following ISBN: 9788891153258.
"The SketchNoteBook" is (almost) out
- cosa sono le Sketchnote
- perché usarle
- quando usarle
- come realizzarle.
Created with flickr slideshow.
In questi giorni ho approfittato delle ferie estive per sistemare definitivamente il testo, e mandarlo in stampa attraverso il sito di self publishing YouCanPrint. Presto sarà disponibile in libreria sotto forma cartacea.
Per chi lo volesse in formato PDF il manuale è acquistabile sulla piattaforma Gumroad:
143 Visuals
Oggi mi "scopro" utilizzarle praticamente ovunque per ...
- prendere appunti
- studiare
- comprendere e apprendere
- facilitare visualmente le lezioni
- facilitare le fasi di riflessione dei gruppi in formazione
- sessioni di public speaking (al posto delle slide di PowerPoint)
- realizzare progetti formativi
- progettare viaggi o escursioni
- pianificare il tempo
- pianificare giornate formative
- realizzare ToDo List
- brainstorming
- ....
e chissà quanti altri usi senza rendermene conto.
Beh, ammetto con sincerità la grande soddisfazione nel trovarmi tra i 56 "sketchnoters" che Scott Torrance ha selezionato per il suo "143 Visuals".
Un ebook in formato PDF con una collezione di 143 "doodle" di stili diversi, realizzati appunto da 56 sketchnoters di tutto il mondo, cosnigliatissimo a chi si sta appassionando alle Sketchnote (l'ebook è scaricabile dalla piattaforma Gumroad gratuitamente per le prossime 2 settimane).
Doppio ringraziamento per Scott: oltre a includermi nel tuo testo mi ha ridato energia e carica per finire "SketchNoteBook" il mio personalissimo manuale per imparare a realizzare Sketchnote già testato negli ultimi corsi formativi.
Ancora pochi giorni e sarà online ....
Chi ha inventato le SketchNote ?
Mi sono spesso chiesto chi ha inventato le SketchNote. Non ci sono dubbi: è stato sicuramente Leonardo da Vinci ….
Le prove sono evidenti non solo da come prendeva appunti ….
…. ma soprattutto dai 7 principi di cui era fautore, e che risultano fondamentali anche per realizzare le SketchNote:
- curiosità: insaziabile sete di sapere e di miglioramento continuo;
- dimostrazione: imparare dall’esperienza (e questo è alla base del metodo esperienziale);
- sensazione: utilizzare i propri sensi, ascoltare le proprie emozioni;
- sfumato: saper utilizzare l’ambiguità, il paradosso e l’incertezza
- arte & scienza: trovare l’equilibrio tra l’emisfero destro (creatività, immaginazione) che l’emisfero sinistro (razionalità, logica) della mente;
- corporalità: coltivare un equilibrio tra mente e corpo
- connessione: la capacità di pensare in ottica sistemica, connettere le cose.
Leadership & Facilitazione Visuale
In questi giorni di agosto sto studiando “Agile Retrospectives” di Ester Derby e Diana Larsen. Il testo nasce negli ambienti SCRUM, un processo utilizzato dai primi anni 1990 per gestire lo sviluppo di prodotti complessi (soprattutto software). Uno dei momenti fondamentali di questo processo è rappresentato dagli incontri di miglioramento, chiamati “retrospezioni”. Sto studiando questo libro perché esiste a mio parere una stupefacente similitudine tra una riunione di retrospezione dello scrum ed un debriefing di formazione esperienziale. Il ruolo del facilitatore, soprattutto, è molto vicino nei due processi e richiede skill ed attitudini del tutto similari. Una delle capacità fondamentali richieste è quella di saper facilitare visualmente gli incontri. Questo (oltre ad incoraggiarmi ancora di più ad approfondire lo studio delle SketchNote), mi ha portato a fare qualche ricerca in internet; tra le varie scoperte un interessante PDF che riassume un libro di David Sibbet sulle capacità richieste ad un Leader di facilitare il lavoro del team attraverso il visuale. Conoscevo David Sibbet per la teoria di evoluzione dei gruppi TPM (Team Performance Model), ma non per il suo lavoro sul Visuale.
Lascio la lettura del PDF a chi ne fosse interessato, ma riassumo in estrema sintesi i 7 strumenti visuali fondamentali che un Leader dovrebbe possedere:
- Metafore e modelli visuali per aiutare le persone a comprendere come funzionano le cose nella propria organizzazione;
- Riunioni con grande uso della visualizzazione per ispirare, coinvolgere, sostenere il pensiero, supportare promulgazione;
- Template grafici visuali per ogni tipo di pianificazione;
- Matrici per decidere: per migliorare il processo decisionale del team è necessario che tutti abbiano una chiara comprensione visiva delle alternative possibili;
- Gestione dei Progetti con strumenti grafici semplici, che diano l’idea di un percorso con le giuste tappe (milestone);
- StoryMaps grafici: grandi manifesti che integrano la storia, le visioni, le sfide, i valori, i comportamenti critici, e altre idee chiave;
- Video e strumenti grafici “virtuali”. Secondo Sibbet un leader deve saper usare questi strumenti in modo efficace ed efficiente.
Che dire … non rimane che comprare il libro, anche se sono molto indeciso tra Visual Leaders, Visual Meetings e Visual Teams ….
SketchNote vs. Powerpoint
Studiare con le SketchNote
Un veloce esempio di SketchNote usate per studiare: qui sopra ho appena finito il capitolo 1 di “Agile Retrospectives: Making Good Teams Great”. Sulla pagina bianca tra il primo ed il secondo capitolo sintetizzo i punti principali su una SketchNote.
Alcuni aspetti da sottolineare:
- sintetizzare vuol dire tenere i concetti fondamentali e più importanti, non traccio esempi o frasi ridondanti usate per spiegare i concetti;
- obbligatoriamente tutto deve stare su una pagina unica (questo limite stimola la sintesi e l’analisi);
- uso un Pattern tipo “Path” …. direi che una forma a “percorso” ben si presta per questo capitolo che esprime concetti sequenziali;
- i cache principali (raffigurati con dei cartelli) rappresentano i titoli dei paragrafi, in questo caso sono perfetti ….
Farò così alla fine di ogni capitolo … e poi, una volta finito il libro, realizzo un’unica SketchNote finale, che dovrà risultare la sintesi delle SketchNote di ogni capitolo. Uno dei vincoli che mi darò è che stia tutta su un foglio A4. In questo modo avrò su un unico foglio la sintesi di tutto il libro.
Comprensione, sketch, patterns
In questo periodo sto studiando le Sketchnote, e la loro applicazione mi sta dando spunti di riflessioni interessanti. La comprensione passa per l’aggregazione di concetti ed idee, e nelle Sketchnote questo passaggio è evidente. Lo stesso Mike Rohde, nel suo libro, evidenzia come un passaggio fondamentale nel prendere appunti con le Sketch sia:
- Sketch
- Cache Ideas
- Recognize Patterns
Effettivamente mi rendo conto che “comprendere” significhi trovare il senso logico ( = Pattern) tra le idee ed i concetti. E spesso una maggiore comprensione avviene quando il Pattern evolve, diventa più … personale.
E’ quello che mi è successo ad esempio riassumendo il libro di Mike Rohde: il primo Pattern era probabilmente quello nella testa di Mike che lo ha portato ad elaborare il libro in un certo modo. Il secondo è quello più mio, uscito dalle mie personali interpretazioni e riflessioni.
Una volta che la comprensione è raggiunta, il processo di Sketch si inverte:
- Draw Pattern
- Cache Ideas
- Sketch
Le Sketchnote alle elementari.
Era già successo tre anni fa, mia figlia Emma ha sfruttato la meravigliosa capacità dei bambini di apprendere dall’esperienza. Tre anni fa aveva “imitato” le mie mappe mentali, oggi è toccato alle SketchNote.

La situazione era similare: una poesia da imparare a memoria per scuola. Nel 2010 aveva scritto una frase per ogni macro-ramo, oggi ha disegnato una SketchNote seguendo un pattern di tipo “path”. In entrambi i casi i risultati sono stai ottimali: in poche decine di minuti aveva memorizzato la poesia. Forse con le SketchNote ha impiegato meno tempo a memorizzare, ma non posso paragonare la situazione in quanto oggi ha 8 anni, 3 anni fa ne aveva appena compiuti 6.
Alcune riflessioni personali:
- sempre stupefacente la capacità di apprendimento dei bambini. Io ho studiato il libro di Mike Rohde e sto facendo molto esercizio per trasformare una conoscenza in competenza, mentre i bambini sembrano saper applicare velocemente e con grande facilità ciò che hanno acquisito alla realtà pratica. MI chiedo se buona parte della nostra fatica di adulti non sia nel “buttare via” ciò che abbiamo acquisito per sostituirlo con il nuovo apprendimento;
- ho subito ripreso in mano The Sketchnote Hanbook e sono andato a pagina 14, dove Mike Rohde scrive: “MANY PEOPLE tell me they can’t create sketchnotes because they can’t draw. You can draw: you just need to awaken your gradde school Skills ! KIDS draw constantly! They doodle ideas with ease and will draw what they imagine without a second thought.” ;
- chi ha studiato le Sketchnote potrà notare che nel disegno di Emma ci sono buona parte degli Elementi di una SketchNote, per la precisione: Typography, Draw, Handwritting, Arrows, Containers (mancano solo Bullets, Icon e Dividers);
- 3 anni fa dopo che Emma ha portato a scuola le Mappe Mentali è nato un dialogo con le maestre e abbiamo organizzato un laboratorio sulle Mappe Mentali con appassionata partecipazione da parte di tutte le maestre. Chissà se adesso tocca alle SketchNote ….
SketchNote
Quando durante le ferie di Natale ho studiato “The Sketchnote Handbook” di Mike Rohde ho trovato finalmente la soluzione a molte problematiche che l’uso delle Mappe Mentali non aveva risolto. Ma andiamo con ordine, e rispondiamo a qualche domanda.

Cosa sono ? Definirei le SketchNote come una “metodologia di scrittura grafica”. Parlerei di “metodologia” perché Mike Rohde ha delineato un chiaro e preciso metodo per la loro realizzazione. Si tratta poi di scrittura, ma decisamente “grafica” per come viene realizzata.
Come sono fatte ? Direi che le SketchNote sono un mix di scrittura e di elementi grafici, che possono rientrare in un elenco ben definito di modelli (ed in questo senso le Mappe Mentali possono essere considerate come un “sottoinsieme” delle SketchNote).
A cosa servono ? Qui viene il bello, perché secondo me sono uno strumento che può trovare applicazione in moltissime situazioni quotidiane, come ad esempio:
- Prendere appunti;
- Riassumere libri, testi, documenti (l’immagine qui sopra è il mio riassunto del testo di Mike Rohde);
- Studiare;
- Memorizzare;
- Apprendere, comprendere, dedurre ….
- Creare (momenti di idee, brainstorming, creatività, …);
- Facilitare la comprensione degli altri (facilitazione visuale durante attività formative o riunioni);
Esempi ? Nulla di più facile, basta dare un’occhiata al gruppo creato da Mike Rohde su Flickr a questo link.
Vantaggi ? Direi che i vantaggi maggiori che trovo nell’uso delle SketchNote sono:
- allenano le nostre Competenze di Sintesi ed Analisi;
- ci permettono velocità nella scrittura;
- favoriscono la concentrazione;
- direi che sono addirittura “rilassanti”;
- forniscono una “visione dall’alto”, una “overview”;
- allenano le nostre Competenze di Fantasia e Creatività (attraverso il disegno, e questo mi ricorda molto “Disegnare con la parte destra del cervello” di Betty Edwards.
Approfondimenti ? per chiunque sia interessato ecco qui qualche approfondimento:
- una interessante presentazione su SlideShare di Eva Lotta Lamm
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Concludendo una piccola recensione del testo di Mike Rohde: scritto completamente con la tecnica delle sketchnote risulta rapido, veloce ed efficace. Ha un grande vantaggio (soprattutto rispetto ai numerosi manuali sulle Mappe Mentali in commercio): non perde molto tempo nel “celebrare” le SketchNote, ma fornisce le conoscenze necessarie per passare subito all’azione. Riesce addirittura ad insegnare come disegnare qualsiasi cosa usando 5 elementi grafici “base” (cerchio, quadrato, triangolo, linea e punto). A questo link potete vedere qualche capitolo in anteprima. Consigliatissimo …….