martedì 13 maggio 2008


Uno degli aspetti più interessanti del Web 2.0 è sicuramente la nascita dei MarketPlace, ambienti web dove le aziende possono acquistare o vendere i prodotti dei propri reparti di Ricerca&Sviluppo. Eccone alcuni esempi:

Da segnalare la nascita in versione italiana di un MarketPlace con una caratteristica peculiare: l'eventuale forma di scambio è rappresentata dal baratto. http://www.incambiodi.it/ è nato nel 2001 in Spagna, il sito è presente in altri venti Paesi e permette la compravendita di beni e servizi senza l’utilizzo del denaro.
Il venditore offre infatti prodotti o servizi in cambio di quelli proposti dall'acquirente. In Italia sono oltre cinquecento le imprese iscritte, mentre in Spagna sono 50.000 e in tutto il mondo oltre 140.000.
Si tratta di una piattaforma online che mette in contato imprese e liberi professionisti (non si possono iscrivere dei privati) disposti ad interscambiare i propri prodotti e servizi. Un vero e proprio accordo di compravendita tra due imprese (o professionisti) con le stesse caratteristiche della compravendita tradizionale, ma con una differenza sostanziale: non è richiesta una mediazione monetaria.
In sette anni sono stati avviati all’interno di Incambiodi più di 1.900.000 contatti di interscambio.

2 Responses so far.

  1. I markettplace sono l'aspetto del web che mi ha deluso di più nelle sue "non-dinamiche" di crescita ma potrei sbagliarmi come sempre!

  2. Il "Wikinomics" analizzava come uno dei problemi più grossi dei Marketplace la mancanza di una massa critica di scambi. Hai avuto esperienze dirette con dei MarketPlace ?

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