Archive for novembre 2008
Risorse Umane & Web 2.0
Leggo sul blog di Luca Conti che Human Resource Executive (rivista specializzata che si vede molto spesso negli uffici R.U. delle nostre aziende italiane) ha dedicato la copertina al Web 2.0.
Si legge che i Social Network come LinkedIn o Facebook siano diventati terreno di ricerca per recuperare informazioni sulle risorse umane (e questo mi ricorda l’importanza del Personal Branding, già evidenziata da Luigi Centenaro con il suo prezioso e-book).
Sempre Luca Conti segnala un articolo che suggerisce come i Social Network possano sviluppare la carriera in 13 modi
- espandere la rete delle conoscenze (network);
- ottenere referenze;
- pubblicare il proprio brand;
- trovare lavori;
- sviluppare le propria Leadership;
- seguire e partecipare alle discussioni che riguardano il proprio settore;
- rimanere aggiornato con i Feed;
- far crescere la propria reputazione;
- migliorare la propria produttività;
- imparare dagli altri;
- migliorare la propria capacità di scrittura;
- diventare un buon editore;
- chiarire i propri pensieri.
Information Overload Vs Potere Decisionale
Estraggo da “BlackBerry, ma quanto mi cambi?”
Le decisioni importanti – spiega Massimo Magni, ricercatore dell’Università Bocconi – richiedono più attenzione e, se vogliamo, anche la capacità di spegnere la tecnologia. L’operare sempre in una condizione multitasking genera la sensazione di essere sempre in arretrato rispetto alle cose da fare. Inevitabile, in questo contesto, che scatti uno stato di ansia, con conseguente minore capacità di prendere decisioni importanti”.
Ricordiamoci di dedicare del tempo all’”Ozio Creativo”
Software per le mappe mentali
Tra i 14 software elencati per realizzare le mappe mentali non trovo Cayra. Ma che fine ha fatto ? Il sito è “chiuso” (http://cayra.net/), anche se i Post continuano a presentarlo bene.
Strumenti di collaborazione: scrivere un testo a “4 mani” in tempo reale
TeamWork Web 2.0 vanno a braccietto: se dovete scrivere un testo con un altra persona (ma anche con altre due, o tre) non dovete necessariamente prendere la macchina, attraversare la città e perdere qualche ora nello spostamento. Potete utilizzare uno strumento come EtherPad che vi permette di comporre il vostro testo in tempo reale.
Senza annoiarvi con lunghe spiegazioni, lascio spazio a 90 secondi di esaustivo video:
Il SAR e la crisi economica
Seguendo i consigli di Timothy Ferris è ormai da qualche mese che attuo una “dieta informativa” che mi tiene lontano da giornali, telegiornali e radiogiornali. Tenere lontane le notizie della “crisi economica” è però impresa ardua, se non impossibile. Ma proprio la forza con cui queste notizie vengono date mi ha fatto pensare ad una forte associazione tra SAR e “Crisi Economica”. Quando in formazione si parla di Goal Settings e di Obiettivi si spiega che il SAR (Sistema di Attivazione Reticolare) gioca un ruolo molto forte nel raggiungere ciò che vogliamo (o ciò che non vogliamo). Il SAR è come un “radar” del nostro cervello che esamina le informazioni in entrata e che identifica ciò che mi interessa, anche inconsciamente.
Attivare il SAR permette di:
- concentrarsi mentalmente sull’obiettivo;
- attirare tutte le informazioni che servono e che riguardano l’obiettivo;
- escludere tutto ciò che disturba.
Ti è mai capitato quando vuoi qualcosa di vederla dapperttutto ? Il tuo SAR è in azione.
Il problema spesso è saper “puntare” il SAR sugli obiettivi positivi, e non su quelli negativi. Nelle attività di formazione Outdoor in torrente per far capire il concetto invitiamo le persone a concentrarsi sull’obiettivo sbagliato. Ad esempio diciamo “lo vedi quel sasso tra 100 metri al centro del fiume ? Vai ovunque eccetto che addosso al sasso”. Dove pensate che finiscano ? Il loro SAR è stato attivato sul sasso e loro vanno addosso al sasso. Il messaggio corretto avrebbe dovuto essere: lo vedi quel passaggio tra il sasso centrale e la riva destra ? Passiamo per di là ….”.
Spiegato cos’è il SAR mi chiedo: non è che la gente ha puntato il SAR sulla “crisi economica” e la ottiene ? Non era meglio “cercare” il “boom economico” ?
Cosa “cerca” la gente ? La crisi o il boom economico ?
E dove si “cerca” in internet ? Ma naturalmente su Google:
PMI: Internazionalizzazione ed innovazione
In questo mare di negatività in cui la parola “crisi” va estremamente di moda, finalmente un articolo positivo ed interessante su due leve di riscossa delle nostre PMI italiane.
Influencer: chi influenza le nostre scelte
- il 90% del contenuto online è creato dal 10% degli utenti;
- il 25% degli utenti predilige i social network basati sulle relazioni (Facebook); il 20% si trova sulle comunità di condivisione interessi;
- I contenuti generati dagli influencer sono video ed articoli sui blog personali;
- metà degli Influencer hanno meno di 22 anni, e solo l’8% ha più di 50 anni;
- Obama ha 3,1 milioni di sostenitori su facebook ….
Performance Management & Outlook
La cultura della Performance Management consiste nello studio e nell’applicazione di una metodologia basata su:
- l’attività per obiettivi (Goal Settings);
- la Pianificazione del Tempo (Time Management);
- la logica progettuale (Project Management);
- la cultura della conoscenza (Knowledge Management);
- l’azione secondo l’approccio metodologico e culturale PDCA (Ciclo di Deming);
attraverso l’uso dello strumento I.T. Microsoft Outlook.
Da sottolineare però, che al centro del processo di sviluppo individuale il ruolo del principale attore è svolto da una sola figura: l’individuo. Solo la risorsa umana è in grado di sfruttare le opportunità offerte dalla gestione dell’informazione ai fini di perseguire un possibile incremento di produttività personale e quindi di competitività. A sostegno dell’individuo oggi, nel suo percorso di crescita, possono essere sfruttate le incredibili opportunità delle tecnologie; ma la differenza può essere fatta a seconda di come le si utilizza. La rivoluzione informatica non è legata alla diffusione e all’adozione delle tecnologie informatiche, ma alla diffusione e adozione delle innovazioni strategiche, culturali ed organizzative basate sulle tecnologie informatiche.
Quando si introduce uno strumento I.T. (in questo caso Microsoft Outlook) a supporto di uno sviluppo individuale, è necessario proporre una metodologia la cui concretizzazione venga garantita dallo strumento stesso: il rischio di procedere in modo diverso è possedere uno strumento scollegato da un processo e quindi non particolarmente efficace.
Puoi scaricare il libro “Performance Management: Metodologia di gestione delle Attività nel Tempo per il raggiungimento degli Obiettivi con Microsoft Outlook” gratuitamente in formato PDF o, se preferisci, ordinarne una copia stampata e rilegata.
Scarica l’e-book PDF (free): | Acquista una copia stampata: |
Strumenti IT per il Project Management
Segnalo due strumenti per la gestione di progetti attraverso l’uso di strumenti IT.
Il primo è un gadget per Google docs che ci permette di creare un Gantt partendo da un Foglio di Calcolo. La realizzazione del gadget è di Viewpath.
Il secondo è uno strumento web 2.0 molto più completo ed esaustivo. Il suo nome è Action Method e ci permette di:
- aggiungere passi (steps) per il complemento del progetto,
- attuare il processo di delega delle attività,
- fissare date e tempi di scadenza,
- impostare riferimenti,
- catalogare documenti,
- links, informazioni, allegati e quant’altro,
- utilizzare una specie di “banca” delle idee che si desidera realizzare in un prossimo futuro
- discussioni con gli altri partecipanti al progetto
- organizzare eventi e meetings
- …. etc etc
Quando usare le Mappe Mentali in pubblico ?
Il blog “The mindmapping softwareblog”, ha recentemente indetto un sondaggio per individuare le migliori situazioni di utilizzo delle mappe mentali durante un incontro.
Il risultato è presentato nel seguente Post. Riporto l’elenco delle 11 migliori strategie proposte:
1. Manage expectations;
2. Explain the idea behind your mind map;
3. A hybrid approach:
4. Consider alternate map structures to convey information:
5. Don’t fight the dominant thinking preferences of your audience.
6. Co-create maps with your audience:
7. Good map organization is essential:
8. Number your topics:
8. Number your topics:
10. Contract your map’s topics before presenting it:
11. Minimize visual distractions in your maps:
Personal Performance Quality Management
Si terrà nei prossimi 20 e 24 novembre il corso di PPQM: Personal Performance Quality Management in collaborazione con l’ente italiano di certificazione CSQA.
Gli obiettivi del corso saranno l’applicazione individuale delle tematiche di Time Management, Knowledge Management e Goal Settings alle attività lavorative/professionali ed alla vita privata attraverso l’uso dello strumento Microsoft Outlook.
Per maggiori informazioni è possibile scaricare la scheda del corso al seguente link, o visionare la seguente pagina sul sito CSQA.
Decision Making e Web 2.0
Fresco fresco dall’intervento di Andrea Dallan sul Decision Analisys, ieri sera raccolgo un feed da Gekkissimo su un servizio Web 2.0 che “ci aiuta a scegliere riguardo una decisione personale da prendere, confrontandoci qualora volessimo anche con le opinioni di altre persone”.
Molto incuriosito vado a dare un’occhiata su http://www.dezidr.com/ e mi accorgo che si tratta sostanzialmente dell’applicazione della metodologia spiegata da Andrea Dallan. basta dare un’occhiata “New Decision” o all’esempio della scelta dell’auto (come l’esercizio fatto ieri).
Pillole di Formazione: Decision Analysis
Ringraziamo tutte le persone che sono intervenute alla “Pillola” formativa svoltasi ieri presso la Delegazione Ovest Colli della Confindustra Padova. Andrea Dallan ci ha illustrato le tecniche base di Decision Making.
Come promesso pubblichiamo di seguito le slide viste durante l’intervento:
Un ringraziamento a tutto il gruppo di formatori che partecipano al progetto “Formazione 2.0” ed alla Confindustria per la collaborazione.
Ricordiamo il prossimo appuntamento: martedì 25 novembre Silvio Bartolomei ci parlerà della “Gestione del conflitto ambientale”.
Questo il link dove scaricare il programma generale delle Pillole.
Innovazione: ingredienti per il cambiamento sostenibile
Riporto dall’articolo “L’innovazione nelle PMI - Regola n. 1: chi non innova non cresce” su Microsoft PMI i seguenti 4 ingredienti per il cambiamento:
- 1. Un discreto numero di evidenze empiriche ci conforta del fatto che conoscenza è ormai considerata un ingrediente fondamentale per il recupero di competitività. Sono pochi gli interstizi delle reti e dei distretti che ancora negano il valore di questa risorsa che, al pari della fiducia, non si esaurisce con l’uso. L’essere consapevoli che se l’innovazione nel nostro paese non gode di buona salute si è in presenza di un concorso di colpa è un primo, importantissimo passo.
2. tra le risorse ritenute necessarie per riattivare – in alcuni, rarissimi casi, per consolidare – le potenzialità innovative, il capitale umano ha recuperato vigore nell’agenda competitiva degli imprenditori. Per passare dalle dichiarazioni alle azioni occorrono segnali tangibili di attenzione e, in questo senso, la ripresa di una qualche attività di formazione tecnica e manageriale è un segnale incoraggiante.
3. le competenze di oggi risultano spesso inadeguate, anche all’interno di settori maturi nei quali esistono pochi spazi per crescite significative. Tuttavia, una modalità considerata percorribile anche dalle piccole imprese per accedere a competenze allineate con quelle dei migliori concorrenti è il ricorso alle relazioni. Nelle esperienze migliori, le relazioni consentono alle imprese di affinare il proprio sapere, fondendo l’apprendimento esperienziale con quello da interazione.
4. anche se il territorio non ha, in molti casi, completamente recuperato la sua funzione di spazio creativo, esistono segnali di ricorso sistematico a competenze e servizi al di fuori dei confini delle imprese. Anche il lettore poco esperto di queste tematiche deduce con facilità come il rafforzamento dei primi tre punti possa essere effettuato con una maggiore efficienza di costo e di tempo laddove il territorio rappresenti una forma di capitale sociale, con positive ricadute sui processi di crescita e generazione di valore.