venerdì 8 gennaio 2010

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ScrivaniePer alcune persone non c'è grande differenza tra scrivanie reali e scrivanie virtuali (desktop). Vengono utilizzate come degli enormi contenitori dove ammassare qualsiasi oggetto che non abbia una collocazione definita. Penne, calendari, fogli di appunti, biglietti da visita e post-it "sbiancati" dal tempo. I relativi desktop sono uguali, se non fosse che sono oggetti virtuali.
Scrivanie e desktop sono gli specchi della metodologia organizzativa utilizzata. Ma come passare da una situazione caotica ad una scrivania vuota? In fin dei conti il principio è semplice, ma richiede grande volontà:

Non procrastinare mai l'archiviazione di alcun foglio od oggetto.

a cancelleria (penne, forbici, pinzatrici, etc etc) deve trovare posto in un cassetto a portata di mano (sulla foto la cassettiera n° 5).

Quando si finisce di lavorare su un'attività tutte le relative carte devono essere riposte nella relativa cartella e la cartella messa in cassetti, armadi, scaffalature apposite.

Tutti i nuovi input (appunti, lettere, biglietti da visita) verranno inseriti nella cassetta di input e processati come già visto nel post precedente.
La sera, prima di finire la giornata lavorativa, la scrivania deve essere completamente vuota.

Che dite? Ce la farete?

Vedi tutta la serie “Office Productivity”.

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